Il Cardinal Konrad Krajewski: un nuovo Robin Hood rovesciato
L’ “elemosiniere” papale strappa i sigilli e riattiva la luce in uno stabile occupato e vertiginosamente moroso, sede di un collettivo rosso, di un’osteria, di un teatro e abitato da 450 abusivi che non pagano nulla; oggi tutti quanti i telegiornali, i nuovi pulpiti sermoneggianti del mondialismo, inneggiano alla Chiesa, novella Robin Hood, che toglie ai ricchi (se stessa forse?) per dare ai poveri (le cosiddette”risorse” forse?)
Ma siamo sicuri che vada proprio così?
“Fiat lux”: la Chiesa applica così il principio evangelico, mediante la voce oneri di sistema (oneri di sistema nella bolletta elettrica sono degli importi fatturati a tutti i clienti finali che servono a coprire i costi sostenuti dai fornitori di energia per le attività di interesse generale svolte sulla rete elettrica nazionale), a noi tutti che ogni sera, esausti ed accasciati sul divano, dopo una giornata di lavoro, veniamo martellati dagli spot del tipo “dona un sorriso..” cosicché possiamo sentirci fortunati per aver ancora un lavoro, ricchi per ricevere ancora una qualche retribuzione, e colpevoli per avere il divano, comprato a rate da Poltrone
Sisà… Quando invece non siamo né ricchi, né fortunati e tanto meno colpevoli.
Quindi, chi pagherà? I clienti non morosi gestione luce e i clienti dei servizi in monopolio (acqua ad esempio), che tanto nulla possono fare.
In tal modo questo “elemosiniere” ha agito come una sorta di Robin Hood rovesciato: è un ricco, che dà a qualcuno, scelto non a caso, a spese dei poveri.
Sì, sempre a spese di quella classe media, ridotta a precariato, che, secondo la rapace dottrina mondialista, ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità e che pertanto oggi si vede portar via tutto, un colpo per volta, complice la cosiddetta “crisi” ovvero il nuovo sistema di governo basato sull’incertezza e sulla paura.
E come le dame di carità di ottocentesca memoria, andavano, con l’ombrellino di seta, a far beneficenza grazie ai proventi dei mariti, al fine di mantenere lo status quo, così oggi, in questa gara di beneficenza porporato fuxia, tutti si affannano a soccorrere i “poveri”, facendo contestualmente in modo, tra politiche di austerità, governi tecnici ed inni ai porti aperti, che non solo essi non si esauriscano ma che vi siano sempre nuove e fresche “risorse” in arrivo ad incrementarne le fila.